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domenica 14 febbraio 2016

Un San Valentino alternativo.

Finalmente riesco a scrivere due righe che forse, anzi sicuramente saranno più di due. E' stata una settimana frenetica, ma che mi ha lasciato un cuore pieno di emozioni tutte sicuramente positive e diciamocela tutta anche spirituale.
Come tutti gli anni ormai dal 2008, vado a Lourdes, vuoi per fede e vuoi per ritrovare quella serenità che tanto fa bene al cuore in questo mondo così frenetico.  Tanto frenetico, che mi sono persino dimenticata il compleanno di Nicolas, il figlio della MiaAmicaBarbara, Brutta gaffe, ma lei saprà comprendere,
Torniamo a Lourdes, quest'anno è stato un pellegrinaggio molto sentito, in tutti i sensi e devo dire che l'emozione che ho provato nel fare la comunione non riesco a parole a spiegarla e, se ci penso mi vengono ancora le lacrime agli occhi.
Era più di vent'anni che non facevo la comunione e, devo dire grazie alla predica di Don Ettore durante la messa delle ceneri che mi ha fatto compiere questo passo. Una gran bella emozione che mi ha scaldato il cuore.  Non ci sono veri motivi per cui per tutti questi anni non mi sono avvicinata a questo sacramento, o forse si  ?  E, che avendo sposato un divorziato,mi sono, sentita un po' inadeguata, perchè  diciamola tutta, la Chiesa , come istituzione intendo, ti fa percepire questo, tendendo ad allontanare e non ad aprire le braccia.
Credo che tutto sia partito da questo, a livello mentale intendo e anche se sul mio cammino ci sono stati personaggi come Don Eusebio, prima, Don Antonello ora, che non giudicano e aprono le porte e la mente,questo mi ha sicuramente condizionata..
A Lourdes, ho fatto un primo passo e sicuramente ne farò altri.
Quello che sicuramente farò mio come mantra è che il "perdono è la chiave della felicità ".
Come discutevo con Arianna mentre passeggiavamo nel santuario, sotto una pioggia battente è giunta l'ora di perdonarmi.
Perdonare non significa dimenticare : anzi. Perdonare significa tagliare i lacci che ci legano . Se avessimo dimenticato ciò che è successo, non avremmo bisogno di tagliare alcunchè. Quindi perdonare è il modo migliore per crescere. E diventare più consapevoli, più felici. Insomma migliori.
Nel giorno degli innamorati è stato bello condividere le mie emozioni su questo diario virtuale, così come è stato altrettanto bello condividere un pomeriggio ridendo a crepapelle , guardando l'ultimo film di Verdone . Amare ha un significato enorme e l'amore è il carburante che permette alla nostra vita di continuare ad andare avanti.
Auguri a tutti.

martedì 2 febbraio 2016

C'è stato un tempo...

C'è stato un tempo in cui ero gelosa di mio fratello... Io sono la primogenita, lui è semplicemente arrivato dopo. All'epoca non avevo ancora assimilato il concetto della condivisione. Io ero stata il centro del mio universo per quattro anni e, all'improvviso era arrivato lui : Piero...
C'è stato un tempo in cui sono anche scappata di casa, non che sia andata troppo lontana : dalla mia vicina di casa e lo avevo volutamente fatto per " punire "mia mamma, per avermi dato Piero.
C'è stato un tempo, in cui ormai adolescente, mi ricattava quando mi vedeva fumare...
C'è stato un tempo dove gli ho fatto un sacco di dispetti...
C' è stato un tempo, in cui ormai adulti ci siamo ritrovati...
C' è stato un tempo in cui gli ho confidato le pene del mio cuore...
C'è stato un tempo in cui gli ho raccontato i miei segreti...
C'è stato un tempo in cui abbiamo dovuto prendere decisioni difficili.
C'è stato un tempo in cui sono corsa in suo aiuto.
C'è stato un tempo per tutto, per volerci bene, per rispettarci, per sapere che malgrado tutto e tutti abbiamo le stesse radici.
Ci sarà un tempo in cui condivideremo le gioie e i dolori.
Ci sarà un tempo in cui ci vedrà ancora più uniti, perchè quel tempo c'è sempre stato dal momento in cui sei nato.
La famiglia è il fine ultimo di un amore incondizionato, questo è quello che ho imparato in questi primi 45 anni di te.
Auguri !!!

domenica 31 gennaio 2016

Figli

Cosa c'è di più bello al mondo dei propri figli ? Credo niente. Sono parte di te, del tuo mondo, sono la tua vita. Godersi il loro sorriso, le loro vittorie e le loro sconfitte fanno parte di quel mondo che è essere genitori. Essere genitori non è certo facile, è un mestiere che si impara strada facendo, sbagliando e facendo tesoro dell'educazione che hai ricevuto da bambino.  Non pretendo di essere un ottimo genitore, ma sono certa che sia Francesca che Lorenzo sanno di avere in noi dei punti di riferimento. Non esistono " Famiglie del mulino bianco ", sono convinta che siano ipocriti coloro che ostentano agli occhi di tutti la perfezione. Di perfetto , per chi ci crede c'è solo Dio, noi siamo essere umani, con le nostre debolezze, con le nostre paure e fragilità.  All'inizio di questo ventunesimo secolo, tutto attorno a noi sta cambiando. La tecnologia avanza, tutto sta diventando virtuale e i rapporti umani tendono a perdersi. Non ci si confronta quasi più... Ci si parla tramite messaggio. Si postano foto, su dove siamo, cosa facciamo ... I nostri figli si trovano a vivere in questo mondo e noi che proveniamo da un'epoca diversa, ma non così lontana ci troviamo ad affrontare problematiche che i nostri genitori non hanno affrontato.  Il problema dei nostri genitori, qual'era ? Probabilmente quello di farci rientrare a casa, perchè il nostro tempo lo trascorrevamo fuori all'aria aperta... I nostri figli ... Beh , basta guardarci attorno... Li vedi all'uscita della scuola : tutti uguali...
Parka, jeans arrotolati con caviglia nuda, malgrado le temperature gelide e smartphone di ultima generazione in mano...
Io voglio insegnare ai miei figli la propria unicità, ad uscire fuori dal coro, a rincorre i loro sogni ed ad amarsi sopra ogni cosa.
So, che ci sarà un domani in cui spiccheranno il volo, perchè come ben sappiamo i nostri figli dal momento che vengono al mondo, non sono più nostri.
Possiamo dargli il nostro amore, non i nostri pensieri, perchè hanno pensieri propri.
Possiamo dare alloggio al loro corpo, non alla loro anima, perchè l'anima loro dimora nella casa del domani, che non possiamo visitare noi, neanche in sogno.
Possiamo cercare d'essere come loro , ma non far sì che loro siano simili a noi.
Loro sono essere unici...
La famiglia è tutto questo, rispetto, amore, condivisione. Momenti di rabbia e momenti di gioia estrema.
Tutto può essere,..
Basta essere pronti.

giovedì 28 gennaio 2016

Cinquantanni ...

28 gennaio 1966 / 28 gennaio 2016.  Cinquant'anni di Pooh...
Che dire : Auguri !
Era l'estate del 1981, quando, complice lo zio Cesarino, andai a vedere i Pooh per la prima a volta, allo stadio di Casale Monferrato. Con me, come sempre c'era la MiaAmicaBarbara. In realtà non sapevo neppure chi fossero, ma lo spettacolo era veramente bello. Ricco di luci , fumi , laser. Un concerto bello per il contenuto, ma altrettanto bello da vedere.
Devo dire grazie allo zione se ho iniziato ad amarli e, devo dire che le loro canzoni hanno fatto da colonna sonora alla mia vita.
No, i miei amori non sono nati con le loro canzoni, perchè  a quasi tutti i miei " morosi ", fidanzati, patners o come li vogliamo definire a nessuno piacevano i Pooh.  Franco il mio primo grande amore, beh mi cantava, perchè era un'artista,  " Fiore di maggio ", di Concato.  Felix, amava Vasco Rossi e con lui ci sono andata pure ad un concerto. Angelo , beh, probabilmente  all'inizio, per conquistarmi  mi ha fatto credere che gli piacessero e mi ha anche portato  a qualche concerto, poi però ha dato forfait e ai concerti ora ci vado da sola.
Poco male mi diverto di più.
Ci sono tanti aneddoti legati alle loro canzoni...  Mi rivedo adolescente con Monica in camera a cantare a squarciagola  " Non siamo in pericolo ", immaginando improbabili avventure amorose.   Rivedo Manuele cantarmi la " Mia donna ", mentre percorrevamo in auto la strada della Madonnina.
Le lacrime che ho versato quando Stefano ha deciso di scendere dall'astronave e lasciare il gruppo. Ricordo l'emozione provata al primo concerto al forum, quando erano rimasti in tre e immagino le lacrime che verserò il 10 giugno nel dargli l'addio...
Come la vita tutto ha inizio  e, di conseguenza  un'inevitabile fine...
Per ora godiamoci ancora questi momenti, tanto i ricordi, rimarranno per sempre così come le loro canzoni.

martedì 26 gennaio 2016

Ne vale la pena...

Se solo pochi anni fa mi avessero detto, quello che sarebbe accaduto ai miei genitori, beh, sinceramente non ci avrei mai creduto. Nel nostro immaginario di figli, vedi i tuoi genitori come dei " Supereroi", sempre pronti a difenderti a spada tratta alleviandoti ogni dolore.
Ho sempre pensato che sarebbero arrivati alla vecchiaia in salute, certo con i capelli bianchi,con qualche ruga, ma in salute. Non è andata così, ed è difficile accettare questo nuovo modo di vivere, dove sei tu a diventare il loro sostegno.
L'Alzheimer poi è una malattia subdola, dove vengono annientati i ricordi e il mio dolore è qualcosa di molto profondo, quando guardo mia mamma e non riesco a   trovare quegli occhi che mi hanno dato e continuano a darmi un amore infinito.
Fortunatamente non sono tutti  giorni no, e mi godo i giorni belli, dove mia mamma riesce ancora a fare le tagliatelle con Lorenzo o a scherzare con Francesca mentre gli cuce i pantaloni dicendole di mangiare di meno.
Queste situazioni che sto vivendo mi hanno fatto ulteriormente capire quanto siano importanti le piccole cose.
I gesti d'affetto quotidiano,i sorrisi della gente, l'accoglienza della casa, il profumo di un libro, l'emozione di un viaggio,la brillantezza delle luci di Natale, l'incanto dello sbocciare di un fiore, l'odore del caffè e la sorpresa dolce di averlo servito mentre ancora sei a letto. Quante volte ho goduto di questo rito della colazione da parte di mia mamma?  Un 'infinità di volte, piccole cose che mi riempivano di gioia e che ora mi scaldano il cuore.
Piccole cose cose come la foto conservata in un cassetto, un ti voglio bene in momento in cui ti senti giù, un abbraccio in cui trovare rifugio e ristoro, un oggetto da ritrovare proprio quando credevi di averlo perso per sempre, la sensazione d'empatia, di sinergia, di contatto diretto con persone conosciute da poco e apparentemente per caso.
Piccole cose. Quella medicina per l'anima che fa nascere spontaneo un pensiero rispetto alla vita " Ne vale la pena ". Sempre !

venerdì 22 gennaio 2016

Una nuova vita.

 Nulla di nuovo può nascere senza un po' di confusione...
Trovo che questa frase sia veramente adatta al periodo che sto attraversando. Un periodo, dove le certezze e i punti fermi che fino a poco tempo fa credevo di avere , beh si stanno sciogliendo come neve al sole, per usare questa metafora.
La gente cambia o semplicemente sono io che sono cambiata. Non mi piacciono le ipocrisie, quelle cose dette a metà senza avere il coraggio di esporsi. Allusioni, false cortesie, tutte cose che non voglio appartengano più al mondo. Alla soglia dei quasi cinquant'anni devo e posso scegliere la mia vita, ciò che mi piace e quello che non mi piace fare.
E' giunta l'ora di  fare qualcosa di diverso. Accettandone la responsabilità, celebrandone i successi quotidiani. Impegnandosi a conoscersi, ad essere equilibrati e sinceri.
Durante questa settimana ho avuto modo di osservare , percepire e sopratutto fare cose nuove e mettere le basi per una nuova strada sia lavorativa che privata.
Nuove collaborazioni ? Potrebbero esserci. Ci sto lavorando. Nuove opportunità ? Sicuramente, basta vedere al di là dei propri orizzonti.
Mai frase è stata più azzeccata : " Sai qual è un errore che si fa sempre ?  Quello di credere che la vita  sia immutabile, come se una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi.. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita ".
Questo il mio augurio per il 2016.

domenica 17 gennaio 2016

Il sogno nel cassetto.

Sono parecchi giorni che non scrivo, presa dai mille impegni della quotidianità.
La quotidianità è fatta da molteplici impegni : lavoro, famiglia, figli, genitori da gestire, e poi magari ci sono io, che dovrei essere al primo posto e che a volte, mi ritrovo a diventare fanalino di coda...
Questo non è un bene, lo so, ma non serve lamentarsi, semplicemente devo imparare a prendermi il mio tempo e a volermi bene. Fare le cose che mi piacciono e scrivere è una di queste cose. Ho sempre avuto un diario, sin dai tempi delle elementari. Quelli in cui si scrive : " Caro diario ... ". Un amico immaginario, una volta, virtuale adesso, dove scrivere i nostri pensieri quotidiani, le nostre felicità, le nostre paure. Raccontare il primo amore, il primo bacio, la prima volta, che forse non è stata proprio come da copione... Raccontare, raccontarsi...
Scrivere è terapeutico, ti svuota, ha un effetto catartico. Mettere nero su bianco le proprie emozioni, le proprie delusioni ... Insomma scrivere.
Io, provo a farlo con semplicità, da non addetta ai lavori, anche se quello di scrivere è un grande sogno nel mio cassetto.
I miei sogni piccoli o grandi siano stati, durante questo pezzo di vita vissuta, li ho, con caparbietà e determinazione, raggiunti...
Per conoscere i Pooh, ci sono voluti trent'anni...
Basta porsi un obiettivo, sempre, partendo da uno raggiungibile, poi man mano si arriva a livelli più elevati. Crederci, sempre !
Questo deve essere un mantra quotidiano : credere nei propri sogni.
Come leggevo stamattina prima di andare a far colazione con le mie " Amiche ", ci vuole coraggio per vivere un sogno, entrare dentro di esso ed agire. Perseguire i propri sogni ha un prezzo,, così come evitarli.  La metafora del paio di scarpe, che ha scritto Lucia, è alquanto veritiera : possiamo acquistare allo stesso prezzo  un paio di scarpe orrende e della misura sbagliata o, al contrario, un paio che sono un guanto per i nostri piedi e di una fattezza straordinaria. La scelta è solo la nostra. Noi siamo i soli responsabili della nostra felicità.
Di questo è da tempo che ne sono consapevole, Sempre Lucia dice : " Lascia a terra le zavorre, abbassa la leva e permetti al tuo aereo di decollare. La rotta è segnata da tempo : il tuo sogno ti aspettando !